Il viaggio vinicolo continua oggi in Francia, ma per questo giro niente bollicine. Ieri sera mentre riassaggiavo una vecchia annata di un Chablis Premier Cru Vosgros ho pensato che era arrivato il momento di raccontarti un po’ di questo vino.
Tra un’ostrica e due gamberi crudi, con gli amici siamo partiti con un Petit Chablis per l’aperitivo e abbiamo finito per riassaggiare tutti i Premier Cru. Insomma non ci siamo decisamente fatti mancare nulla!
Ma partiamo dal principio.
Soprannominato da tempo come il migliore vino bianco francese ma anche lo Chardonnay che viene dal freddo, viene declinato in Grand Cru, Premier Cru, Chablis e Petit Chablis; la distinzione tra di loro sta nel fatto che le zone di produzione non sono le stesse e il periodo di invecchiamento è differente. Un esempio chiaro è quello che si nota tra Petit Chablis e Chablis, dove nel primo caso sono prodotti da uve che si trovano lungo i pendii delle colline, nel secondo invece le zone di coltivazione si spostano qualche centinaio di metri sopra al livello del mare.
Il risultato? Un gusto e uno spettro di aromi diverso, variegato, ricco, una sorpresa ad ogni sorso.
Lo Chablis presente nella mia cantina è di Domaine du Chardonnay, un’azienda vinicola nata nel 1987 dall’unione di 3 vignaioli, Etienne Boileau, Christian Simon e William Nahan, lungo le rive occidentali del fiume Le Serein. Il lavoro inizia in quegli anni e di li a poco i terreni, inizialmente di soli 11 ettari, si amplificano sempre di più. Anni di svolta sono
- 1993 quando Domaine du Chardonnay fa enormi investimenti in termini di autonomia di vinificazione
- 1998 dove l’azienda acquisisce la quasi completa autonomia dotandosi di un sofisticato impianto di imbottigliamento
- 2002 quando al Concours Générale Agricole, l’azienda ottiene tre medaglie d’oro per le sue tre denominazioni di origine controllata, Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru.
Un’ulteriore caratteristica che appartiene a questo vino è il suo affinamento, che avviene esclusivamente in botti d’acciaio e non di legno, a differenza di alcuni sui cugini della Cotè d’Or. Ecco perché risulta perfetto da abbinare al pesce crudo! E’ proprio qui che troviamo un perfetto accostamento alle ostriche nel caso dei Cru, ai molluschi o alla carne bianca per lo Chablis base, al pesce crudo in generale nel caso dello Petit Chablis.
La selezioni dei 6 chablis che ho bevuto ieri sera e che trovi tutti sul sito, si riveleranno una tra le migliori ricette per l’estate.
Alle prossime bollicine (e non solo)
Davide
Ps: Per gustare al meglio questi vini francesi, ti consiglio di servirli con una temperatura tra i 10° e i 13°
Petit Chablis AOC Domaine du Chardonnay
Chablis AOC Domaine du Chardonnay
Chablis Premier Cru AOC Montmains Domaine du Chardonnay
Chablis Premier Cru AOC Mont de Milieu Domaine du Chardonnay
Chablis Premier Cru AOC Vosgros Domaine du Chardonnay
Chablis Premier Cru AOC Vaillons Domaine du Chardonnay